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Regione Lombardia boccia la mozione anti-carriere alias di Fratelli d'Italia

Il consiglio regionale della Lombardia ha bocciato la mozione presentata da Fratelli d'Italia che mirava a vietare la "carriera alias" nelle scuole.
Il partito di Giorgia Meloni si opponeva alla norma che consente la scelta di un nome corrispondente all'identità di genere di studenti e studentesse, con l'obiettivo di imporre a docenti e personale scolastico l'obbligo di rivolgersi al maschile alle studentesse trans e al femminile agli studenti trans.
La destra regionale ha garantito 35 voti a favore e 33 i contrari, ma la maggioranza richiesta era di 37 su 73 consiglieri presenti.

Era la terza volta che Fratelli d'Italia tentava di far discutere il testo in aula, dopo averlo ritirata a luglio per poi non ripresentarla dopo il rientro dalla pausa estiva. L'assessora leghista all'istruzione, Simona Tironi, aveva ha libertà di voto ai consiglieri affermando che vi erano punti condivisibili ma anche passaggi "che toccano la sensibilità di ognuno".
"Apprezziamo la scelta della giunta di avere lasciato libertà di coscienza", ha commentato Federica Valcauda, segretaria dell'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano. "I diritti civili sono una materia trasversale e chi li ostacola non fa altro che ostacolare la libertà e il progresso delle persone. Continueremo a lottare per rendere questo diritto una legge a livello nazionale".


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