Il pastore Carollo lo sa che se bastasse l'educazione della famiglia, Giulia sarebbe ancora viva?


Il pastore evangelico Luigi Carollo sembra ambire a strumentalizzare le morti per scopi politici. E così, oggi ha deciso di stuprare il cadavere di Giulia Cecchettin per urlare che lui vuole indottrinare all'odio omofobico i suoi figli in quanto maschio ossessionato dal desiderio di predominio sull'altro che vorrebbe negare il diritto all'esistenza a chi non è espressione die suoi pruriti sessuali.
Ovviamente le persone trans non c'entrano nulla con l'educazione al rispetto che avrebbe potuto salvare la vita a Giulia, ma sino il pretesto con cui una certa destra coltiva le condizioni che portano ai femminicidi:



Sarà che Carollo ama parlare per slogan, ma ha del surreale il suo dire che la famiglia sarebbe sufficiente di fronte al figlio eterosessuale di una famiglia cosiddetta "tradizionale" ha massacrato la sua ex. Avesse ragione lui, l'omicidio non sarebbe mai avvenuto. E dunque è evidente che in in alcuni casi la famiglia non sia sufficiente, soprattutto quando è un dato di fatto che alcuni bambini crescono vedendo il padre che pacchia la madre.

E neppure è chiaro in che modo voglia far chiudere le scuole, dato che la sua prepotenza e il suo desiderio di controllo sulla vita altrui non paiono per nulla dissimili dalle ideologie patriarcali che portano al fenomeno del femminicidio. Infatti lui sarà anche omofobo, ma nulla lo legittima a dire che la sua voglia di predominio dovrebbe legittimare violenze ingiustificate ai figli degli altri solo perché lui vuole comandare.

E pare incarnare il fenomeno del controllo e del possesso anche il messaggio in cui dice che suo figlio sarebbe cosa sua e che lui gli comanda cosa debba fare, chi possa vedere o quale fede religiosa debba maturare:



E se non fosse ubbidiente? Se non facesse tutto ciò che lui gli ordina di fare, che farebbe? Lo ammazzerebbe come ha fatto l'ex fidanzato di Giulia? magari no, ma ciò non cambia che quel desiderio di possesso è stato il movente dell'omicidio. E dunque il pastore dovrebbe forse rivedere le sue convinzioni prima di sostenere che si possano accettare centinaia di donne uccise dai fidanzati perché lui teme che le ragazze trans non siano rese vittime di discriminazione.
Ed è indicativo che il pastore si faccia promotore della guerriglia di Jacopo Coghe contro l'educazione al rispetto, citando gli stessi pretesti che hanno portato Lega e Fratelli d'Italia a non votare la Convenzione di Istanbul per il contrasto alla violenza di genere e a tagliare il 70% dei fondi ai centri antiviolenza. Ma asserire che si è disposti ad accettare un male perché si vuole essere promotori di discriminazione è un qualcosa che appare davvero aberrante.

Update 22/11. Nella consueta replica del pastore, l'evangelico tenta di sostenere che la sua difesa del patriarcato, i suoi attacchi ai gay e i suoi cappellini griffati Fratelli d'Italia non sarebbero atto politico perché lui non è segretario di partito:



Prccato sia evidente che Carollo faccia politica, ed il fatto che lui neghi una realtà oggettiva non pare un buon segnale. E ci spiace per sua moglie, ma sappiamo molto bene ciò che scriviamo anche se lei insinua altro:



Se a signora non si è accorta che suo marito da politica, forse è lei ad avere un problema.
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