La destra torna a parlare di "difesa della razza"


Ormai pare proprio che l'estrema non si faccia più problemi a proporre apertamente discorsi razzisti che paiono ispirati alle peggiori "teorie della razza" di hitleriana memoria. Partendo dal suo presupporre che sarebbe ovvio che personaggi alla Simone Pillon facciano parte di una presunta "razza" superiore, Nicola Porro tenta di sostenere che chi è islamico rappresenterebbe un "pericolo" e che bisognerebbe epurare la "razza" salviniana da chi è nato in Italia da genitori stranieri:



Considerando che Salvini non vuole abbiano la cittadinanza e considerando come le destre li trattino da cittadini di serie b, sarebbe strano si sentissero integrati. E non pare che un Nicola Porro che invita a non ritenerli suoi pari possa contribuire all'accoglienza.

Nell'articolo, il sito di Pirro dice che un imprecisato "sbirro dell'antiterrorismo" gli avrebbe detto che gli islamici sarebbero terroristi:



La "fonte" del loro invito all'odio etnico sarebbe un servizio confezionato da Nicola Porro alla vigilia della manifestazione anti-islam di Salvini:



Ed è quasi comico dicano che loro accusano gli altri di essere suprematisti:



Naturalmente dicono che sarebbe colpa della sinistra, in quanto non razzista come loro:



Curioso è il riferimento a via Padova, dove Salvini andava per moschee in cerca di voti quando teorizzava che il lombardo fosse di una "razza" superiore al meridionale.



Resta molto preoccupante che la destra voglia puntare sul razzismo e sulla discriminazione religiosa, cavalcando la paura irrazionale di razzisti ed intolleranti su spinta del Porro di turno.
Curiosa è anche il tentativo di sostenere che non sarebbe lui ad odiare gli islamici, ma sarebbero loro ad odiarci e sarebbero loro a legittimare il suo disprezzo verso gli altri.
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