La Lega ricorre alla truffa "gender" per sotacolare ogni contrasto al patriarcato e al sessimo


Sono ormai giorni che l'ex senatore leghista Simone Pillon attacca il contrasto al femminicidio, sostenendo che sarebbe in nome del suo odio per i gay che bisognerebbe accettare centinaia di donne ammazzate in quanto da maschi eterosessuali.
Pubblicando un'oscena immaginetta presa dalla peggior propaganda neonazista, con cui il leghista pare voler sfoggiare anche un certo razzismo, Pillon scrive:



L'assassino di Giulia aveva una mamma e un papà, ma ha comunque ucciso Giulia. La riteneva un oggetto come quelle donne che Salvini rappresentava con bambole gonfiabili ai suoi comizi. Anche Pillon ha avuto una mamma e un papà, e vediamo com'è cresciuto. Sostenere che si debbano tenere le cose come stanno perché lui odia i gay e non pare abbia problemi a fare spallucce davanti alle vittime pare indicare il suo desiderio di essere promotore del problema.
Il suo sostenere che il maschio eterosessuale bianco debba avere in odio le donne che vogliono pari diritti e debba odiare i gay che non hanno tante fidanzatine come Salvini pare dimostrazione di una connivenza con l'ideologia sessista di cui Pillon pare essere promotore insieme al solito Jacopo Coghe a cui pare la Roccella voglia affidare l'educazione nelle scuole.
Di fatto, la porcheria pubblicata da Pillon pare offensiva per l'intelligenza. Il fatto che lui la ritenga perfetta per il target a cui i rivolge dovrebbe offendere i leghisti, ma forse lui confida siano così ignoranti da non capire.
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