La Meloni avrebbe cercato di truffare l'Europa per elargire concessioni balneari


Secondo quanto riporta Domani, Giorgia Meloni avrebbe cercato di truffare l'Europa per regalare concessioni balneari. Per evitare l’applicazione della direttiva Bolkestein, è nel dicembre del 2022 che il governo di Giorgia Meloni dispose un’ulteriore proroga delle concessioni fino al 31 dicembre 2024, prevedendo però che le relative gare non fossero bandite prima della mappatura delle coste finalizzata ad escludere la scarsità del bene. Peccato che, lasciando scadere il termine per l’adozione, abbia reso il periodo della proroga «indefinito e potenzialmente illimitato». E non è andata meglio con la mappatura, dove la quota di aree occupate è stata indicata al 33 per cento delle aree disponibili, spacciando come “disponibili” anche aree non accessibili come «aviosuperfici», «porti con funzioni commerciali», «aree industriali relative ad impianti petroliferi, industriali e di produzione di energia», «aree marine protette e parchi nazionali». Insomma, quella mappatura sarebbe una presa in giro.
L'Europa contesta anche la tesi meloniana per cui la proroga «è necessaria per evitare innumerevoli richieste di risarcimento», dato che non può esservi un «legittimo affidamento» dei concessionari e quindi nemmeno un loro diritto al risarcimento. O ancora che la proroga «è necessaria per garantire la certezza del diritto», mentre per la Commissione è proprio «la reiterata proroga della durata delle “concessioni balneari” a compromettere gravemente la certezza del diritto».
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