Il senatore Malan rilancia un articolo in cui si incolpano le donne per il femminicidio i Giulia Cecchettin


Sono ormai giorni che il senatore Lucio Malan di Fratelli d'Italia nega il patriarcato e i fattori culturali che portano al femminicidio. Ed è citando la stampa di Riccardo Cascioli che ci spiega che le donne verrebbero uccise dagli uomini perché il femminismo avrebbe reso meno uomini quegli uomini che le ammazzavano dicendo che ucciderle fosse delitto d'onore:



Nell'articolo citato da Malan, tale Matteo Carnieletto si inventa che qualcuno avrebbe detto che tutti gli uomini sarebbero maschilisti. Peccato che sia falso, dato che nessuno ha mai detto una simile fesseria. Semplicemente si è notato che quando Salvini rappresenta le donne come bambole gonfiabili, quando Giorgia Meloni concede funerali di stato a chi parlava di donne nei termini di prostitute o che tanti gesti sessisti contribuiscono a creare un clima culturale in cui una minoranza di migonini si sente legittimato nella violenza.
Il solo fatto che Malan citi un tizio che falsifica le tesi che vuole smontare è grave. Ed è aberrante leggere:

Femministe e progressisti dicono che ad uccidere Giulia Cecchettin sarebbe stato il maschilismo tossico, frutto di testosterone e violenza che albergherebbero dentro ogni uomo. I maschi sono colpevoli, quindi. Tutti. Nessuno escluso. Questa, però, è una visione incompleta ed errata che non ci aiuta a comprendere davvero ciò che sta accadendo a giovani e meno giovani. Se proviamo ad approfondire il profilo di Filippo Turetta, scopriamo infatti che dell’uomo aveva ben poco. Da tempo era tornato, raccontano i genitori, a dormire con un orsacchiotto, proprio come fanno i bambini.

Forse Turetta potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di querelare Carnieletto , dato che il suo asserire che "dell’uomo aveva ben poco" appare rientrare nel reato di diffamazione. E dopo quella stupidaggine, il settimanale ciellino inizia citare a caso i cromosomi dicendo che le femministe avrebbero femminilizzato il maschio. Insomma, le donne se la sarebbero cercata e non devono lamentarsi se i maschi le ammazzano:

Nel bene e nel male. Senza cadere in un certo americanismo che idolatra il self made man, possiamo dire che il destino è nelle nostre mani. E siamo noi a plasmarlo. Ma per far questo dobbiamo essere consapevoli che essere maschi, ossia dotati di cromosomi XY, non basta. Dobbiamo diventare uomini. Oggi, però, compiere questo passaggio è più complesso rispetto al passato. E sapete perché? Perché, a distanza di più di mezzo secolo dal ‘68, mancano gli uomini. Soprattutto mancano i padri i quali – come spiega anche l’ultimo libro di Giuliano Guzzo, Maschio bianco etero & cattolico – il primo esempio per i figli. Siamo troppo fuori casa e spesso, quando ci siamo, rimaniamo incollati al telefono, per divertimento o perché incollati ai social.

Guzzo è quel tale che organizzava comizi omofobi e che sosteneva di aver deciso che la transessualità fosse frutto di abusi peofili oc he la rivoluzione francese non sia mai avvenuta. Ed è curioso che è sulla base della sua opinione che un senatore rilanci chi sostiene che Giulia se la sia cercata e che la violenza sulle donnea sarebbe colpa delle donne.

A detta loro, il femminismo che chiedeva pari doveri e pari dignità, pur senza averle ancora raggiunte, avrebbe indebolito l'uomo a tal punto da spingerlo a sopraffarle, violentarle e ucciderle. Quindi è colpa delle donne?
Commenti