Malan non dica sciocchezze: due fumogeni non sono "tentativo di incendio" e Coghe non è risorto


Probabilmente non ci si può aspettare molto da in senatore che giurò di essere convinto che Berlusconi potesse davvero credere che Ruby Rubacuori fosse la nipote di Mubarak e non un prostituita minorenne Ma il capogruppo di Fratelli d'Italia sta davvero esagerando nel mentire agli italiani.



Il riferimento di Malan è ad un messaggio di Bottura, che non e di sinistra ma vien definito tale perché la destra basa la sua intera propaganda nell'incitamento all'odio verso chi non è loro camerata:



Peccato abbia ragione Bottura. Accendere due fumogeni non è un "tentativo di incendio" anche se lo distiene quel tizio barbuto che fa soldi facili con la truffa "gender". Non si ha alcuna di presunte "aggressione ai poliziotti" ma solo di donne manganellate. E scrivere "morite merde" non pare una vera "minaccia di morte", a meno che Malan e Coghe non si identifichino come estremanti. Inoltre l'italiano suggerisce che quello resterebbe comunque un augurio, non una minaccia.

Inoltre non pare per nulla "pacifica" un'organizzazione forzanovista fondata dall'assalitore alla Cgil (già indagato per la strage di Bologna) che riempie le nostre strade con manifesti che incitano alla misoginia e all'omofobia.
E no. Malan non ha alcun diritto di ordinare a chi crede nei diritti che lui esige si chieda scusa a chi minaccia le nostre donne, vuole discriminare i nostri figli gay e vuole promuovere Putin dopo aver trascorso anni a dire che il Cremlino sarebbe la più alta fonte di cristianità del mondo. Al massimo va chiesto scusa a Giulia Cecchetin perché l'ideologia di Coghe non è stata contestata prima della sua morte, ma è improbabile che Malan lo farà.
Il fatto che Malan voglia "scuse" pare una chiara irrisione agli uomini che hanno chiesto scusa alle donne per i femminicidi, i quali pare abbiano offeso a morte una destra che nega i fattori culturali di quel fenomeno.

Quindi no. Jacopo Coghe non è morto e non è risorto anche se si è dichiarato "vittima di attentato terroristico" davanti a due slogan urlati dinnanzi alla sede della sua organizzazione forzanovista. Una sede che venne fondata da quel Roberto Fiore che guidò l'assalto ai sindacati, in quel caso sfasciando per davvero tutto. Ed un'associazione "pacifica" non incita al dominio dei corpi femminili, non cerca di torturare i bimbi terminali inglesi e non riempie le strade con manifesti omofobi che incitano alla discriminazione.
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