Nessuna vetrina è stata bruciata o sfondata. Provita Onlus ha mentito per diffamare le donne
A giudicare dalle fotografie pubblicate stamani da Jacopo Coghe, alla sede dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus non è stato arrecato alcun danno. Ne consegue dunque che tutte le sue dichiarazioni su fantomatici vetri rotti, serrande divelte o incendi non sarebbero altro che calunnie inventate per diffamare chi contesta la loro promozione del sessismo e la loro promozione del predominio maschile sulla donna:
Eppure l'ex senatore leghista Simone Pillon diffonde quella bufale. E se in difesa di chi uccide le donne sosteneva che le resresponsabilità Penali fossero individuali, contro le donne invita a generalizzare e chiede che siano punite persone estranee ai presunti fatti:
Se è noto che la destra ama fare vittimismo, patetico è il loro mentire per incitare odio contro chi difendere la vita anziché minacciarla cone la loro organizzazione. Infatti Coghe hiede un divieto alla libertà di scelta delle donne, pretende il carcare per punire l'autodeterminazione di chi decide di praticare la Gpa ed incoraggia la discriminazione degli studenti trans nella noncuranza di come le statistiche indichino che le loro violenze accrescerebbero i suicidi.
Una destra che mente agli italiani per favorire le attività di un'organizzazione simile è quanto di peggio potesse esistere.
Noioso è cone Coghe dica che lui si sente minacciato da quelle donne a cui lui vuole togliere ogni diritto per esercitare il predoninio sui loro corpi. Peccato che a morire siao sempre e solo le donne, dato che pare più che evidente che le accuse di Coghe sono mera propaganda. Gli unici dati reali sono il fatto che la guerriglia di Pillon e Coghe al ddl Zan risparmierà all'assassino di Giulia Cecchettin dalle aggravanti.
Leggi l'articolo completo su Gayburg