Nicola Porro continua a negare il patriarcato, ma i suoi dati gli danno torto


Sono ormai giorni che la destra denigra le donne in difesa del patetico. Quindi, secondo copione, non ci stupisce che anche Nicola Porro abbia cercato di dare ragione a Salvini sostenendo che gli italiani sarebbero favorevoli al patriarcato e riterrebbero che rappresentare le donne con bambole gonfiabili ai propri comizi non abbia alcuna correlazione col sessiamo:



Nell'articolo, il sito di Porro tenta di sostenere che il 40% sia una percentuale trascurabile, soprattutto perché lui separa un 33% e un 23,8% che danno ragione alla tesi del patriarcato nel suo negazionismo, Infatti parlare di cultura del possesso o si sessismo dei social è proprio parte del patriarcato, ma Porro sostiene che chi non pronunci quella parola non vada considerato:



Poco ha senso il suo confondere le responsabilità penali con i fattori colturale, dato che è ovvio che le responsabilità penali siano del singolo. Sarebbe come dire che chi sostiene che la fame nel mondo sia un problema di scarsità di cibo darebbe torto a chi incolpa le politiche.
Esiste poi un 26,5% di persone che incolpa le singole famiglie. Ma anche in quel caso si parla di persone che parrebbero dare torto ad un Pillon e un Jacopo Coghe che sostengono che la famiglie vadano rese le uniche responsabili dell'educazione perché temono che l'educazione possa dar fastidio a chi vuole insegnare omofobia, misoginia e razzismo ai figli.
Commenti