Fratelli d'Italia esalta Coghe mentre la polizia manganellava le delle donne


I giornali di destra, che peraltro sono tutti di proprietà di un senatore leghista, sostengono che dovremmo credere a Jacopo Coghe e al suo dire che fantomatiche donne avrebbero compiuto un fantomatico "attentato terroristico" piazzando un fantomatico "ordigno esplosivo" nella loro sede, entrando da serrande chiuse davanti a poliziotti che non si sarebbero accorti di nulla.

Ad oggi, non esiste una sola immagine che dia ragione alla loro versione. Ogni immagine mostra slogan urlati a distanza, polizia messa dalla meloni in difesa di chi vuole cancellare i diritti della donna e anche notizia di manganellate inferte dalle manifestanti da parte della polizia messa a disposizione di Jacopo Coghe dalla sua amica Giorgia Meloni (la quale candidò nel suo partito anche i membri dell'organizzazione fondata da Roberto Fiore):



Nella loro doppia morale, va condannato chi urla slogan a difesa dei diritti delle donne ma non chi usa il manganello contro la libertà di parola altrui. Ed ovviamente dicevano anche che Turetta vada andasse considerato l'unico responsabile per gli effetti del patriarcato promosso da Provita Onlus,ma 200 donne andrebbero sommariamente incolpate per fatti non ancora appurati che mai avrebbero potuto coinvolgerle tutte loro. Evidentemente il partito di Giorgia Meloni preferisce difendere chi ammazza le donne per poi incolpare donne innocenti che dicono abbiano offeso un'organizzazione filo-russa che le vorrebbe rendere schiave del maschio:



Quindi ci facciano capire. La sinistra dovrebbe dare ragione ad un'organizzazione fondata da Roberto Fiore che si batte per togliere diritti alle donne perché un tale che dice di credere al "gender" vuole che si creda alla sua versione dei fatti?
Il fatto che Fratelli d'Italia definisca "estremiste" le donne che hanno manifestato nei pressi di un'organizzazione che vorrebbe cancellare i loro diritti pare chiarire quanta misoginia domini quel partito. E se vogliono credere alla versione di Coghe, dovrebbero almeno pretendere le dimissioni di Piantedosi dato che non è plausibile che qualcuno entro un una sede chiusa mentre ad un'organizzazione forzanovista erano stati forniti decine di poliziotti a presidio della loro sede.

Se poi vogliono sminuire i pestaggi fascisti e spacciare quattro fonogeni per un "assaltato", diventa poco probabile anche la loro buonafede. E neppure ricordiamo le scuse di Giorgia meloni davanti agli assalti, quelli veri, contro chi difende i diritti delle donne:



Quello era un assalto, non le attiviste che urlano slogan con umogeni che Coghe spacciava per fantomatici incendi alla sua sede. E non va mai dimenticato che quella è la sede di un'organizzazione di estrema detra che minaccia la nostra società, inaugurata da preti di estrema destra al cospetto del figlio di Roberto Fiore e dell'ex senatore leghista Simone Pillon:

Don Francesco Giordano, direttore di HLI-Roma, durante la benedizione della sede di Provita Onlus.

Toni Brandi, Francesca Romana Poleggi e il figlio di Roberto Fiore all'inaugurazione.

Simone Pillon durante l'inaugurazione della nuova sede dell'organizzazione forzanovista.

La signora Gardini vuole essere complice di questa gente? Lo sia, ma non si lamenti se altre persone non riescono a simpatizzare per chi cerca di fare del male alle donne, vuole discriminare gli studenti trans nelle scuole e promuove varie forme di odio che aumentano la probabilità che altre persone siano resi vittime di violenze, aggressioni e discriminazioni.

La Grdini fu sopite del congresso delle Famiglie organizzato da Provita Onlus e dai patriarchi russi per promuovere l'agenda degli evangelici statunitensi, basata su un divieto all'omosessualità, all'educazione domestica dei figli e alla piena sottomissione femminile.
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