La senatrice FdI: «Dobbiamo dire alle nostre figlie che la loro massima aspirazione dev’essere fare dei figli»


«Dobbiamo ricordare alle nostre figlie che la loro massima aspirazione dev’essere fare dei figli». È quanto ha dichiarato la senatrice Lavinia Mennuni di Fratelli d'Italia, aggiungendo che «al di là delle giuste aspirazione di realizzarsi, non dobbiamo dimenticare che esiste la necessità, la missione di mettere al mondo dei bambini. Ora userò un termine terribile, che diventerà trash: noi dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni, affinché la maternità diventi di nuovo cool. Dobbiamo far sì che le ragazze di 18 anni vogliano sposarsi e fare figli».


Insomma, se per gentile concessione viene consentito alle donne di poter avere delle aspirazioni nella vita, è in nome dei vescovi che bisognerebbe indottrinare le bambine a ritenere l'unico vero scopo delle loro vite sia sempre e comunque quella di figliare. E possibilmente, a detta della signora, dovrebbe farlo a 18 anni.
La signora Mennuni di Fratelli d'Italia è quella stessa signora che voleva rendere obbligatorio il presepe e che a Roma voleva imporre la sepoltura dei feti abortiti contro il volere dei genitori. Molto vicina all'organizzazioen forzanovista di Jacopo Coghe, nel 2014 organizzò un convegno dal titolo “Ideologia del gender: quali ricadute sulla famiglia?” insieme all'associazione integralista Famiglia Domani presso la sala della Protomoteca del Campidoglio.

Tanto ha eccitato il leghista Giorgio La Porta, il quale è ricorso alla solita abitudine dei leghisti di usare l'insulto e l'offesa per attaccare chi sostiene che la donna sia qualcosa che vada oltre la bambola gonfiabile con cui Salvini le rappresentava ai suoi comizi:



La mistificazione delle parole della senatrice pare evidente, dato che la signora non parlava certamente del fatto che una donna potesse restare incita. Ma evidentemente il leghista ha ritenuto bastasse appellarsi all'omofobia per eccitare il suo pubblico pubblico. E così La Porta ha usato la truffa del "genitore 1 e 2", ossia una cosa che in verità non è mai esistita e che la destra si è inventato per attaccare e istigare odio verso le famiglie gay.
D'altronde sanno bene che una bugia ripetuta all'infinito viene percepita come una verità e forse molti leghisti manco si rendono conto che in realtà Salvini ha solamente sostituito in modo molto ideologico la dicitura "genitori" con la dicitura "mamma e papà" sulle carte d'identità elettriche. Inoltre ci sarebbe da chiedersi quanto sarà felice la madre di La Porta nell'apprendere che suo figlio la ritiene un forno adibito a produrre bambini che non doveva avere altre ambizioni nella vita oltre a quella di portarlo in grembo.

Non va meglio con don Iapicca, che si inventa una polemica tutta sua contro chi non è fascista. Con la sua solita arroganza, si inventa persino che pensare che la donna non vada costretta a restare gravida e ad essere madre sarebbe "odio verso per la famiglia". Peccato non dica perché sarebbe odio costruire una famiglia solida al posto si sentirsi nel dovere di avere fretta nel farsi ingravidare al solo fine di compiacere la destra e i preti di estrema destra:



Per lui è troppo complicato capire che una donna deve poter fare ciò che vuole, senza essere costretta a dover fare ciò che dice lui solo perché lo dice lui? Ed effettivamente pare un orrore intollerabile quello che scrive.
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