A don Iapicca non sta bene che il nuovo primo ministro francese sia gay


Don Iappica si lamenta che chi non è eterosessuale sia gay. Ed ovviamente precisa che a lui non stia bene si possa essere gay, perché lui sostiene che ciò comporterebbe una fantomatica «distruzione della famiglia».
Il riferimento è al nuovo primo ministro francese, già finito al centro delle critiche del suo amico Pillon. Evidentemente il prete preferisce una Giorgia Maloni che ha lasciato il fidanzato da cui ha avuto una figlia al di fuori del matrimonio o un Salvini che ha avuto figli da donne sempre diverse. D'altronde è evidente che loro sappiano come tenere unita la famiglia.

Curioso è anche il suo tirare in ballo una fantomatica "fluidità di genere" davanti ad un gay, che di fluidi non ha proprio in bel niente dato che identità di genere e orientamento sessuale sono due cose distinte. Ma anche qui è facile ipotizzare che il prete di estrema destra abbia semplicemente cercato di mettere in fila il maggior numero di slogan integralisti gli venissero in mante.



Tutto fa pensare che il signor Iapicca sia furioso perché l'ideologia dominante non è più la loro. E se voleva solo ribadire il suo essere omofobo, non poteva dirlo direttamente senza quell'inutile giro di parole?
Se poi consideriamo che questa è la prima volta nella storia della Francia che viene eletto un primo ministro gay, fa alquanto sorridere che lui parli di "egemonia". E non va certamente meglio col suo definire "ideologia" una caratteristica naturale voluta da Dio come l'omosessualità.
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