Al leghista Pillon non sta bene che il nuovo Primo Ministro francese sia gay


Puntuale come la morte è le tasse, ecco arrivare il tweet in cui il leghista Simone Pillon si lancia nei suoi prevedibili insulti al nuovo Primo Ministro Francese. Ed è facile immaginare che a farlo infuriare sia il pensiero che a guidare la Francia possa essere un gay, anche se non si astiene dal dire che non sarebbe sufficientemente anziano e che andrebbe detestato perché osa non essere leghista. E naturalmente parla di "sinistrati" in quella sua abitudine ad insultare chiunque non sia di estrema destra come lui:



Se andrebbe capito perché Pillon sostenga che i giovani andrebbero messi da parte per fare spazio a chi campa di politica da quarant'anni, ma forse all'avvocato andrebbe prima spiegato che Attal non "guaderà" il Paese, dato che a farlo sarà Macron e che lui è semplicemente il primo Ministro.
E se non altro Aattal non chiama "ststronzi" i suoi avversari, mostrando che lo studio aiuta a crescere educati e rispettosi. Ma non Per Pillon, il quale parrebbe sostenere sia meglio mettere alla guida di un Paese sia messa una signora che ha fatto l'alberghiero e che va ai raduni dei neofascisti spagnoli a gidare: "Yo soy Giorgia, soy una mujer, soy una madre, soy cristiana"...
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