La lobby ciellina di Cascioli volta le spalle a Salvini


Dopo aver girato le spalle a papa Francesco per sognare uno scisma che possa dare pieni poteri a monsignor Viganò, pare che La Nuova Bussola Quotidiana abbia deciso di girare le spalle anche al partito di Matteo Salvini per guardare a Giorgia Meloni.

Arrogandosi il diritto a parlare a nome dei "cattolici" esattamente com'è prassi anche di Mario Adinolfi, il sito ciellino diretto da Riccardo Cascioli scrive:



Il tema è la loro contrarietà al diritto di scelta dei malati. A detta loro, chiunque soffre va costretto con la forza a subire feroci accanimenti terapeutici contro la loro volontà perché a loro fa piacere sapere che gli altri vengono costretti a soffrire. E così, tal Stefano Fontana scrive:

Abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo alla notizia che, seppure per un solo voto, il Consiglio regionale del Veneto ha bocciato la proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio assistito. Sarebbe stato un precedente disastroso e la tattica dell’Associazione Luca Coscioni di adoperare le Regioni per investire della questione la Corte costituzionale e per promuovere politicamente la pratica della morte procurata sarebbe stata probabilmente premiata. Dopo il sospiro di sollievo è necessario fare anche qualche considerazione politica, riguardante prima di tutto la Lega in Veneto e, in particolare, la figura di Luca Zaia.

Non è chiaro perché abbiano tirato "un sospiro di sollievo" al pensiero che i malati non potranno vedersi riconosciuti i loro diritti. Ed ovviamente precisano che loro hanno schifo di chi guarda ai diritti civili e non alla limitazione delle libertà personali:

Il governatore Zaia aveva da tempo manifestato le sue idee di una Lega progressista e radicale. In una lunga intervista su Vanity Fair pubblicata a giugno 2023, aveva celebrato i “diritti civili”, aveva sostenuto che aborto ed eutanasia sono temi trasversali alla destra e alla sinistra che vanno lasciati alla coscienza individuale. Con lui la Regione ha ampliato l’accesso alla fecondazione assistita alle donne cinquantenni e ha istituito a Padova il Centro di riferimento regionale per i disturbi sull’identità di genere. Nel suo libro I pessimisti non hanno fortuna (Marsilio) ha scritto che la politica deve garantire la libera scelta. Per questo si è detto favorevole alle unioni civili omosessuali, anche se non all’adozione di minori. A proposito del suicidio assistito aveva detto: «Quanto a me, vorrei poter scegliere».

Ovviamente loro sono contro il diritto di poter amare chi si vuole, contro il diritto di poter essere sé stessi e contro qualunque libertà individuale permetta di non essere come loro. Ed ovviamente sognano uno stato che vieti per legge di poterla pensare diversamente da loro.

A quel punto, tirano in ballo il "cattolicesimo" come strumento di propaganda elettorale:

La Lega del Veneto non sembra avere le idee chiare e non merita il voto cattolico. Il criterio fondamentale per un cattolico in cabina elettorale rimane quello dei principi non negoziabili. Tra questi, tre sono i più importanti: difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, difesa della famiglia naturale, libertà di educazione.

Insomma, hanno elencato l'agenda di Gandolfini e dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus. Nel loro gergo, quegli slogan indicano una contrarietà al diritto di scelta delle donne, la tortura dei malati terminali, il divieto all'omosessualità e il finanziamento pubblico degli istituti cattolici.
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