Lo schifo dei saluti romani per Acca Larentia. Perché la Meloni non manda nessuno ad identificare i fascisti?


Nell'Italia di Giorgia Meloni, chi grida "Viva l'Italia antifascista" alla Scala, ribadendo uno dei principi basilari della nostra Costituzione, viene immediatamente fatto identificare dalla Digos come se il potere politico lo ritenesse un pericolo. Ma nessuna autorità pare interessato ad identificare quel centinaio di fascisti che, ogni anno, si raduna per fare apologia del fascismo davanti alla ex sede del Msi in commemorazione di Acca Larentia.


Elly Schlein ha assicurato che il Pd presenterà un'interrogazione al ministro Piantedosi, ritenendo che quanto accaduto non sia accettabile. Infatti è la nostra Costituzione ad imporre che le organizzazioni neofasciste vadano sciolte. E la cerimonia fascista del "presente" al grido di "camerati" è uno schifo davvero inaccettabile.

Ovviamente i profili che si occupano della propaganda delle destre elogiano i camerati, sostenendo che essere fascisti sia motivo di orgoglio per chi sostiene il governo. E forse sarebbe anche ora che la meloni o Salvini prendessero distanza da questi signori che li promuovono mentre esprimono sentimenti incostituzionali e fascisti:



E non va meglio con chi si dichiara pubblicamente e orgogliosamente fascista, quasi come se l'elezione della meloni li avesse fatti sentire libero di poter uscire dalle foglie e mostrare tutta la loro violenza ideologica e i loro disprezzo verso i nostri principi costituzionali:



La signora Giorgia, uomo dell'anno secondo Libero, non ha nulla da dire?
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