Pillon e Giordano contro Zaia. Chiedono che il diritto di scelta venga riservato solo ai malati che possono acquistarselo


Non è chiaro perché il leghista Simone Pillon sia convinto di essere un giudice supremo che ha il diritto di poter decidere chi abbia ragione. Eppure lui sostiene che avrebbe ragione Mario Giordano a sostenere che i diritti vadano riservati ai soli ricconi, motivo per cui i poveri dovrebbero essere costretti a subire costose torture qualora non siano in grado di pagarsi il loro diritto di scelta.
Ovviamente nessun è "pro morte", ma si cerca solo di dare dignità a chi sceglie di smettere di soffrire perché consapevole di non avere speranza. Ma Pillon giudica, condanna e dice si debba negare il diritto di scelta a chi non ha i mezzi economici:



Ma "aiutare a vivere" chi? Sivrende conto di ciò che scrive? Vuole "aiutare a vivere" un malato di sclerosi multipla allo stadio terminale? Lo avrà ha capito che si sta parla di persone inguaribili che già non vivono più da tempo?

Non va meglio con Mario Giordano che, dalle pagine del solito quotidiano di Maurizio Belpietro, si inventa che non calpestare la volontà dei malati significherebbe attuare una fantomatica "eliminazione dei più deboli".



In realtà è Giordano che vuole sfruttare la debolezza dei deboli per sopraffarli, dato che lui vorrebbe approfittare del fatto che non siano più in grado di suicidarsi autonomamente per imporgli atroci torture. Ed è squallido ricorra ad insulti gratuiti come se i populisti non fossero in grado di proporre una sola argomentazione.
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