Bocconi. Libero e Provita Onlus diffondono il nome dello studente trans che ha osato denunciare gli studenti sospesi


Jacopo Coghe parla dei bulli transfobici sospesi dall'università Bocconi di Milano come se li ritenesse eroi, forse eccitato nel vedere che la loro violazione del codice d'onore è passata dalla ripetizione di alcuni suoi slogan. E pare eccitarlo molto anche vedere che Libero ha avviato quelle macchine del fango che tanto piacciono alla destra, premurandosi di pubblicare nome e cognome della donna (che ovviamente loro chiamano al maschile per incitare odio) che ha denunciato i fatti. Poi pazienza se grazie a loro verrà stuprata o picchiata dai fascisti.

Pare infatti una intimidazione in piena regola il loro scrivere:



Naturalmente i "bagni trans" sono una pruriginosa fantasia della propaganda omofobica di Libero, dato che si tratta di normali bagni unisex come quelli che si trovano in tanti bar, sui treni e in tantissimi altri posti. Ma loro sanno bene che basta promette che il loro odio sia rivolto a chi non è eterosessuale per eccitare fascisti, razziati e neofascisti.
Andrebbe poi appuntato che i presunti messaggi in cui loro dicono che verrebbe insultato il loro Berlusconi siano reali. dato che negli screenshot non si vede nulla di quello che dicono. Ed è altresì evidente che esiste differenza tra esprimere opinioni su un politico ed odiare interi gruppi sociali per il solo fatto che esistano anche se Jacopo Coghe non vuole.
Da notare anche è con quanto disprezzo definiscano "paladino" chi osa non tacere davanti a violenze e prepotenze. Ed è grave che rispondano con attacchi squadristi che ricordano gli anni Venti...
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