De Carli polemizza con le donne che chiedono parità
Miko De Cerli è tornato a polemizzare con le donne che dice vogliano la parità. E già qui pare evidente che l'esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi non sia convinto che le donne siano sue pari, dato che parla di quell'ovvietà come se la ritenesse una inacettabile pretesa delle femmine.
Forse confondendo la persona amata con una prostituta che dispensa sesso in cambio di denaro, dice che l'uomo non dovrebbe mai spendere soldi per mogli o fidanzate,
ma urlargli in faccia che se non vogliono essere ritenute sue inferiore è bene che mettano mano al portafogli e che gli comprino dei regali. Ed anche qui pare che De Carli non comprenda che fare un pensiero dovrebbe essere un piacere, non un fastidio.
Tutto fiero delle sue solite sparate conformiste da maschio di destra che si vuole mostrare misogino e maschilista, scrive:
Nell'intervista, precisa che lui reputa "pirla" il "maschietto" che ha piacere a comprare regali alla donna amata, sottolinea che lui saluta solo al maschile i suoi seguaci perché reputa "sega mentale" il fatto di includere anche le donne.
Indecente è anche il suo invito ad essere patriarcali, quasi come se irridere chi contesta quell'aberrazione lo renda felice. E noioso è anche il suo dire che vivremmo negli anni '20 perché lui vede fascismo in chi contrasta il suo chiedere leggi che impongano agli altri il dovere di obbedirgli e di rinunciare alle proprie libertà personali per farsi comandare a bacchetta dalle lobby integraliste di cui lui fa parte.