La Ceccardi si compiace perché la Lega ha negato la cittadinanza ad una donna che le paga lo stipendio


Per anni i leghisti hanno urlato che loro volersi pulire il deretano col Tricolore, con Salvini che diceva che la fantomatica Padania non era Italia e lui non si sentiva italiano. Però a lui la cittadinanza non è stata revocata, anche se i suoi discorsi non mostravano particolare rispetto per la nostra nazione.
Eppure la leghista Susanna Ceccardi elogia il sindaco leghista bresciano che ha negato la cittadinanza a chi paga le tasse in Italia ma viene ritenuto meno meritevole di pari diritti dai leghisti:



Se la conoscenza della lingua italiana diventasse il nuovo criterio di inclusione, chissà a quanti leghisti bisognerebbe revocare la cittadinanza. E neppure è chiaro perché la leghista Ceccardi si compiaccia in maniera tanto sguaiata perché la Lega ha negato un diritto ad una donna che le paga lo stipendio da 21 anni.
Alla leghista si potrebbe poi spiegare che la cittadinanza viene conferita dal Prefetto e non il sindaco, dato che davanti al Sindaco so deve solo fare il giuramento sulla Costituzione Italiana. Un altra prassi non richiesta a quei leghisti che ottengono la cittadinanza pur disprezzando alcuni dei valori di eguaglianza espressi nella Carta.

Anche il sindaco non pareva schifare la donna quando si trattava di intascarsi i soldi dello stipendio che lei contribuiva a pagargli, ma ora pare cercare visibilità proponendosi come il leghista che vieta ai cittadini di poter avere i suoi stessi diritti.

Nelle scorse ore, anche il leghista Pillon ha mostrato un'eccitazione prossima al godimento davanti a quella discriminazione.
Commenti