Il leghista Pillon pubblica false fotografie per difendere i neonazisti ed attaccare Ilaria Salis


L'impressione è che l'ex senatore leghista Simone Pillon ami offre falsa testimonianza quasi quanto parrebbe odiare il prossimo suo. E cosi, oggi pubblica alcune fotografie false dicendo che farebbe bene il suo amatissimo Orban a privare una cittadina italiana dei suoi diritti civili. Peccato che il leghista spacci una fotografia del 2019 per il fantomatico fascista che lui difende.

Citando il post di una privata cittadina in quella sua abitudine a dare in pasto ai suoi proseliti chiunque osi dissentire dal pensiero unico delle lobby integraliste, scrive:



Se si parte dal presupposto che l'immagine pubblicata è falsa, più che di disinformazione sarebbe legittimo pensare si sia davanti ad un caso di spudorata calunnia. E se ovviamente la falsa immagine era l'unico motivo con cui poteva sperare di poter far leva, lascia perplessi la facilità con sui Pillon prende le difese dei fascisti e sostenga che l'essere neonazista non sia una colpa.
E se è vero che presunta la violenza (peraltro qui non provata dal tribunale) sarebbe sempre sbagliata, non è certamente la stessa cosa picchiare un onesto cittadino preso a caso o picchiare un pedofilo o un neonazista, dato che la violenza non è più gratuita ma ha una causa scatenane. Quindi è un po' arduo il suo sostenere che sarebbe ingiusto condannare con maggior fermezza l'eventualità di un gruppo di neonazisti che picchiano una maestra.
Eppure, quando si parlava di chi picchia i gay per il solo fatto di esistere, Pillon si è battuto per evitare potessero essere riconosciute aggravanti.

Intanto il padre di Ilaria Salis ha annunciato di voler querelare per diffamazione il ministro Matteo Salvini, dopo le sue accuse sul coinvolgimento dell’attivista all’assalto al chiosco della Lega a Monza smentite dai tribunali. Secondo Roberto Salis, si tratterebbero di «dichiarazioni lesive della reputazione» di sua figlia, in carcere in Ungheria da quasi un anno. Inoltre vuole procedere per vie legali anche contro Giuseppe Brindisi e Alessandro Sallusti in seguito «all’ignobile attacco e all’imboscata della trasmissione Diario del giorno» andata in onda il 31 gennaio su Rete4. Chissà che Pillon non possa finire tra loro dopo la pubblicazione di queste immagini.
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