Spettacoli -

La televisione pubblica polacca si scusa per la passata propaganda anti-gay voluta dalla destra

Un presentatore dell’emittente statale polacca si è pubblicamente scusato per le «parole vergognose» rivolte alla comunità LGBTQ+ come parte di una campagna di propaganda anti-gay che la destra aveva imposto all'emittente.
Non a caso, il ministro della cultura Bartlomiej Sienkiewicz ha sospeso il canale e ha licenziato gli alti funzionari della TVP, della Radio polacca e dell’agenzia di stampa statale PAP per aver permesso che l'emittente pubblica fosse usata per incitare odio contro interi gruppi sociali.
Il passio successivo sono state le scuse che Wojciech Szelag ha ricolto a nome dell'emittente agli attivisti Bart Staszewski e Maja Heban, sottolineando l'enorme danno arrecato alla loro comunità dalla loro propaganda. «Le persone LGBT+ non sono un’ideologia ma persone; nomi specifici, volti, parenti e amici. Tutte queste persone dovrebbero sentire la parola “scusa” da qualche parte. Qui è dove mi scuso», ha dichiarato.


«Per otto anni hanno mostrato gli attivisti LGBT e la comunità LGBT come una minaccia per la nazione polacca… alimentando questo odio verso la gente», ha aggiunto in un'altra occasione.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
La Lega si lamenta per la liberazione della TV polacca dal controllo populista
Polonia, la destra omofobia esce sconfitta alle urne
Victor si mostra nudo sotto le docce del Grande Fratello polacco
Tribunale polacco assolve i fondamentalisti religiosi, sostenendo sia legittimo accostare i gay alla pedofilia
Il governo polacco tenta di sostenere che le scuole lgbt-friendly siano gestite da "pedofili"
L'arcivescovo di Cracovia usa il suo sermone di Natale per criticare il veto di Duda al controllo clericale delle scuole