Secondo Piantedosi, identificare chi manifesta idee sgradita alle destre non lederebbe la libertà

Probabilmente era già surreale assistere al cieco garantismo della Lega nei confronti dell'alleato Putin dopo l'assassinio di Navalny, ossia del principale oppositore di Putin che Putin teneva in prigionia in Siberia. Ma dal surreale di è passati al preoccupante che a Milano la Digos abbia identificato una dozzina di persone che si sono raccolte per onorare con fiori la memoria del defunto. Solo poche settimane fa gli agenti vennero manati ad identificare un antifascista al Teatro alla Scala, ma nessuno dei protagonisti dei saluti fascisti di Acca Larentia ha subito quella sorte. Quando si dice il caso.
Non meno preoccupante è che il ministro leghista Piantedosi sostenga che mandare la polizia ad identificare i cittadini partecipanti a raduni pubblici sgraditi alle destre non rappresenterebbe una compressione delle libertà personali. Quindi, stando alle sue parole, pare che dovremo abituarci alle schedature per chi manifesta il proprio pensiero come se fossimo in Ungheria.


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