Il pastore evangelico Carollo continua a minacciare le famiglie gay, promettendo che lui le odierà sino alla sua dipartita


Il pastore evangelico Luigi Carollo sarà anche un estremista di destra che campa di omofobia, ma pare davvero violento il suo giurare che lui dedicherà la sua esistenza alla persecuzione delle famiglie gay.
Premesso che quelle famiglie già esistono e che le sue incessanti molestie rappresentano solo una violenza gratuita di cui ci auguriamo Dio gli vorrà rendere contro, inaccettabile è il suo sbraitare che lui avrebbe deciso che le famiglie gay non dovrebbero avere il diritto di esistere.



Non meno violento è anche il suo mettere faccine divertite davanti ai commenti di quel suo amichetto di Fiamma Tricolore che viene finanziato dalla sua cosiddetta "chiesa", il quale sostiene che Dio abbia sbagliato a creare i gay perché ai neofascisti piace dire che essere omosessuali costituirebbe "peccato". Stupidi noi a pensare che il vero peccato sia la violenza o il bullismo...



Naturalmente il signor Carollo non spiega chi mai gli avrebbe conferito l'autorità per decidere di quale sesso debbano essere i genitori. E nemmeno è chiaro perché lui dica che da evangelico che rivendica il diritto di avere figli, vuole che dei minori siano privato dall'affetto di famiglie per bene sulla base del suo pregiudizio.
A questo punto non è chiaro a chi vorrebbe dare bambini. Li affiderebbe a quei pessimi genitori omofobi che lui invita a non accettare i figli gay, incurante di come l'atteggiamento violento da lui suggerito sia provata causa di suicidi? Li vuole dare a quelle mamme e qui papà che hanno reso l'Italia il primo paese al mondo per turismo sessuale? Li vuole dare a quegli eterosessuali che fanno vivere decine di migliaia di minori in uno stato di abbandono? E tutto questo solo per ostentare l'odio che lui invita a provare verso il prossimo?

Ricorrendo ai soliti insulti, i suoi proseliti tentano di sostenere che chiedere che gli altri siano privati dai diritti fi cui si gide non sarebbe persecuziobe:



Il signor Gerardo è certo che urlare ad una famiglia che non la si vuole riconoscere non sia violenza? È certo che sia lecito che il suo pastore inviti i genitori omofobi a non accettare figli gay, anche se ogni statistica indica che quell'atteggiamento rischia di istigare suicidi? E che direbbe se noi dicessimo "il signor Gerardo non deve avere figli" scimmiottando il suo pastore?
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