La Lega vuole censurare la pubblicità di Poste Italiane perché alla Sardone non piacciono le donne ilamiche


La Lega ha chiesto la censura della pubblicità di Poste Italiane che promuove un servizio di invio di denaro nel Paese d'origine. Il motivo? Ala Sardome stanno antipatiche le donne islamiche.

Probabilmente ispirata da un hater di destra che si occupa di diffondere odio religioso sui social, la leghista ci spiega che se la donna cristiana avrebbe ogni diritto di imporre crocefissi ai figli degli altri all'interno delle scuole pubbliche, la donna islamica non deve poter indossare il velo anche senza costrizione.



Se crede in ciò che dice, perché non propone di "liberare" le donne sarde dal velo tradizionale cristiano? Oppure vuole solo promuovere il suo libro anti-islam con cui la Lega ha rilanciato la sua retorica incentrata sull'odio religioso?
E chi si crede di essere la Sardone nel pretendere di dare ordini a Poste Italiane e Wester Union?

Scontato è poi il suo irridere il patriarcato dicendo che sia di matrice islamica. Peccato che sia la Bibbia a suggerire la "sottomissione femminile" nei libri di Paolo di Tarso. Ma forse lei avrebbe preferito una suora come testimonia, perché a lei quel velo va benissimo.

Intanto il leghista medio, che va in giro a dire che Vannacci dovrebbe poter odiare chi vuole, sostiene che la Sardone dovrebbe chiedere il licenziamento di chi osa non discriminare gli stranieri nelle pubblicità a loro rivolte:



Ma mentre vilipendia il Tricolore come simbolo di razzista, il proselito della Sardone si eccita quando Orban promette aiuto alla Russia e omofobia di stato:



Evidentemente per loro è importante odiare sempre qualcuno.
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