Nel plauso di Coghe, la Meloni prepara l'offensiva ai minori con disforia di genere


È provato che la carriera alias garantisca benessere psicofisico agli studenti, riducendo il rischio di ricorso al suicidio. E certamente non è illegale, anche se Jacopo Coghe lo giura in ogni suo messaggio perché sa bene che una bugia ripetuta all'infinito verrà percepita come una verità.
Troviamo così il portavoce dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus che chiede a Giorgia Meoni di imporre che le donne trans siano chiamate al maschile nelle classi (e viceversa) mentre l'organizzatrice del "family day" si occuperà di negare cure ai minori con disforia di genere. Infatti i gruppi forzanovisti sostengono che bisognerebbe spingere le persone trans a non esserlo, proponendo quelle aberranti e antiscientifiche "terapie riparative" con cui i fondamentalisti religiosi hanno spinto alla morte molti adolescenti:



Naturalmente non è vero che gli stati da lui citati avrebbero fatto quello che dice lui, anche se la mistificazione pare alla base della maggior parte delle campagne di Coghe contro la vita e le famiglie.
Da anni impegnato in una violenta campagna contro le persone lgbt, Coghe si è recentemente dedicato soprattutto alla promozione della discriminazione delle persone trans. Il suo obiettivo è quello di ottenere che si vieti per legge ogni forma di rispetto.
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