Porro ci rovina la Pasqua inveendo contro il Ramadan e chiedendo "inclusione" per i nazisti


Sono settimane che la Lega attacca una scuola di Pioltello, asserendo che a Salvini non sta bene che agli studenti mussulmani possano essere riconosciute una minima parte dei privilegi garantiti a quelli cristiani. Secondo loro, è dovuto obbligare i figli dei mussulmani a casa da scuola per la santa Pasqua, il santo Natale, l'annunciazione, l'immacolata concezione il santo Patrono, dovrebbe essere ritenuto inaccettabile che in una singola scuola si sia scelto si usare l'autonomia prevista dalla legge per offrire ai musulami la possibilità di poter restare a casa in occasione di una delle loro feste.

Dato che tutto fa pensare che Salvini punti molto sull'odio religioso in vista delle elezioni europee, Nicola Porro ci rovina la Pasqua inventandosi che sarà l'ultima perché i mussulmani ci invaderanno e si celebrerà solo il Ramadan:



L'articolo è stato ovviamente affidato a quel diffamatore seriale di Max Del Papa, il quale scrive:

Vogliate gradire i più servili auguri di una spettabile Pasqua che non c’è. A riuscire nel miracolo, il combinato disposto di alcune forze oscure: un papato inconsistente per una Chiesa fellona, l’integralismo islamico benedetto dal Capo dello Stato, infine il consumismo che disegna le vacanze di Pasqua senza la Pasqua, la festa senza festività e qui va posta subito una precisazione: di per sé il consumismo non è per forza un male, a denunciarlo come tale sono anzitutto i consumisti più sfrenati, in scia ai moralisti insopportabili del secolo scorso, i Baudrillard, i Pasolini che girava in Alfetta alla caccia di marchettari e tra le case di proprietà nascondeva, segreto di Pulcinella, un villino per farci le orgette.

Inizia così a dire che gli studenti di Pioltello non avranno una buona Pasqua perché i loro compagni di classe non sono stati discriminati:

Buona Pasqua, se ancora è lecito dirlo: non lo è all’istituto dei somari di Pioltello, sponsorizzato dal nostro Mattarella, e non lo è a Soresina dove in un’altra scuola sono andati oltre: dal Ramadan festivo al blocco totale della didattica e pure della mensa. “Per non offendere” chi chiede asilo, ospitalità, e finisce a pretendere tutto.

E così, dice che nelle scuole andrebbero poste messe purché si vieti ai mussulmani di poter pregare a casa loro. E non contento, prosegue:

E in queste, come in altre scuole dalle Alpi al Lilibeo, augurare il Natale o la Pasqua è ormai vietato; i crocifissi sono stati rottamati, “per non offendere”, e magari a provare fastidio non erano tanto i bambini islamici quanto gli insegnanti fanatizzati o svenduti o semplicemente idioti.

Quindi non sarà una bella Pasqua perché la laicità non permetterà ai leghisti di imporre crocefissi al solo fine di offendere chi ha altre credenze? Ed esattamente, che dovrebbe c'entrare la Pasqua col suo sostenere che dovrebbe essere vietato non simpatizzare con i neonazisti ungheresi:

Nessuno, neppure tra i media considerati tradizionalisti, osa più ricordare il messaggio di una ricorrenza mistica che è quello di un Dio lasciatosi macellare per poter tornare in aura di Salvatore, Colui che sconfigge il male e lo debella con le armi dell’amore e della comprensione, del perdono. Roba che dà fastidio, evidentemente, anche ai laici: in nome della pace e dell’inclusione vediamo omarini come questo Raimo, teorico del Ramadan, che spiegano come “picchiare i nazisti”, ovvero mandare come sempre avanti agli altri.
Raimo che mena qualcuno appartiene alla nobile tradizione dei film sul comico-distopico, del genere “Maciste contro Mario Merola”, ma è punto è il messaggio: più questi latrano alla società aperta e comprensivista e più teorizzano sfasci, violenze, vogliono candidare una esaltata che in Ungheria si dava alla caccia al nazista, deciso da lei e da altri fanatici, pretendono l’inclusione a senso unico [...]

E così, dicono che il nazismo meriterebbe inclusione.
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