Pillon calpesta la Pasqua per usare Gesù cone strumento di istigazione alla discriminazione


Il leghista Pillon pare aver fatto ancora una volta molta confusione. Nonostante la Giornata internazionale della visibilità transgender si celebri ogni anno il 31 marzo, è in virtù del suo dirsi catto-qualcosa che il leghista si lamenta che la ricorrenza non sia stata annullata perché la sua Pasqua quest'anno cade in quel giorno e lui sostiene che Dio odierebbe chi non è espressione della sua presunta sessualità:



Ovviamente il leghista ricorre ai suoi conduri toni straffittenti, quasi volesse offrire lezidi bullismo applicato a chi condivide ik suo dire che Trump sarebbe un eroe cristiano perché usa i dolfi del partito per comprare il silenzio delle prostitute con cui tradiva una delle sue mogli incinte.

Dietro la sterile polemica di Pillon parrebbe esserci il solito monsignor Viganò, idolo dei neonazisti:



Pillon ci dica: quando la Pasqua cade il 25 aprile, cancelliamo il giorno della liberazione che sennò Gesù s’offende?!
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