La Meloni fa "specchio riflesso" manco fosse una bambina


Dato che Giorgia Meloni è al centro di numerose polemiche per le sue preoccupanti censure in Rai, è con la maturità che li contraddistingue che il suo partito fa "specchio riflesso" come se fossero bambini di terza elementare.
Per negare la gravità di una premier che pretende di poter dettare le notizie ai giornalisti, dicono che la sinistra andrebbe accusata di "censura" perché alcune femministe avrebbero osato contestare il comizio di Eugenia Roccella atto a sostenere un piano governativo che mira a rendere più produttivi gli uteri delle cittadine del regno meloniano.

Premesso che qualcuno dovrebbe spiegare ai signori di Fratelli d'Italia che è "censura" ciò che arriva dall'alto in basso ed è "contestazione" ciò che arriva dal basso all'alto, è ricorrendo al loro incessante vittimismo che scrivono:



Dovessimo usare la stessa "logica", potremmo osservare che la signora Meloni non ha riservato alcuna condanna ai saluti fascisti di Acca Larentia o che si è lanciata in uno scatenato karaoke in compagna di Salvini dopo la tragedia di Cutro. Ed è alquanto noioso il suo cercare cercare consensi dicendo che a lei non sta bene che gli altrui non dicano ciò che vuole lei, come peraltro pare pretenda sia fatto in Rai.
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