La Meloni insulta le persone trans per sostenere il suo volere essere chiamata solo per nome sulle schede elettoralii


La signora Meloni vuole essere chiamata per nome, forse in conformità al culto della persona fu prerogativa dei gruppi neofascisti. E dato che il suo Viminale pare avere così poco lavoro da svolgere da avere il tempo di andare dietro alle sue pretese elettorale, il governo Meloni sostiene che il nome "Giorgia" debba indicare univocamente la loro leader.
Di pessimo gusto, però, è l'uscita con cui la signora Meloni ha tirato in ballo le persone trans per sostiene che lei debba avere il diritto di essere chiamata col solo nome sulle schede elettorale. Come un Pillon qualsiasi, dice che le donne trans non meritano rispetto e andrebbero ritenute uomini che si fanno chiamare con nomi a lei sgraditi:



Insomma, la destra pare puntare solo su omofobia, razzismo e discriminazione. Ed ogni pretesto è occasione per promuovere odio e discriminazione, perché nella retorica di destra niente viene fatto per qualcosa ma tutto è contro qualcuno. Quondi non spueghi perché vuoi essere ritenuta più importante degli altri, ma attacchi gli altri perché il tuo gesto dia inteso come un attacco a loro.

A proposito, ma tra le "donne che si dicono uomo" dovremmo vontare anche la premier che vuole essere chiamata "signor presidente" per puacere ai sessisti?
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