La Roccella saprà che l'Italia non sia la Rai e non quindi è la Meloni a decidere che cosa possa essere detto?


Ormai sono lontani i tempi in cui Eugenia Roccella andava in strada col megafono a contestare chi limitava il diritto di scelta delle donne. Ora che la meloni gli garantisce uno spropositato stipendio per assecondare le richieste di Jacopo Coghe, preferisce sostenere che le donne che scandiscono i suoi stessi slogan sarebbero delle poco di buono.
E così, la sua decisione di non parlare davanti a dei contestatori viene spacciata per una fantomatica "censura". Evidentemente, al pari della Meloni, anche lei vorrebbe un pubblico selezionato che garantisca applausi a comando.
Ma se il vittimismo di una ministra che si dice minacciata dal dissenso è quantomeno discutibile, davvero non si capisce perché la signora dica che lei pretende che altri dicano ciò che vuole lei. Lo saprà che l'Italia non sia la Rai e non dunque è la Meloni a decidere che cosa possa essere detto?

I un evidente tentativo di gettare fango addosso agli avversari politici, è con una preoccupante arroganza che la ministra della natalità cita nomi a caso, come Scurati, Savigno e Schlein. Tutti nomi che nulla hanno a che fare con la lecita e doverosa contestazione che le vittime della sue politiche gli hanno riservato:



Con buona pace per la signora Roccella, la contestazione non è censura, ma è un diritto inviolabile della democrazia. E neppure si capisce perché neghi l'esistenza del fascismo, inventandosi che le "censure vere" non sarebbero quello dello stato sui cittadini ma quelle dei cittadini che osano contestare i potenti.
Di certo è noioso il suo atteggiamento, dove ad ogni contestazione seguono giorni in cui lei strilla che non è accettabile che i cittadini possano esprimere le loro idee.

Pare inoltre indicativo che la destra definisca al maschile la ministra per le pari opportunità, qasi bolessero sottolineare che il suo ruolo sarebbe quello di sostenere che gli incarichi di prestigio sono cosa da maschi. E non va meglio quando Feltri propone olio di ricino per chi contesta i potenti della destra:



Peccato che la Roccella avrebbe potuto parlare tranquillamente, ma è lei ad essersi sottratta contro quasi avesse paura di essere fischiata. E poi si sa, alla destra piace fare vittimismo mentre propongono leggi che limitano la libertà altrui...
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