Pillon si unisce a Salvini nel tentare di cavalcare l'odio religioso


La storia è semplice. Una scuola ha chiesto il consenso ai genitori per poter introdurre alcune lezioni su Dante non previste dal programma. E dato che ad una domanda si può rispondere come meglio si ritiene, alcuni genitori hanno espresso parere negativo.
Salvini ha subito strumentalizzato la notizia per sostenere che gli odiati mussulmani non vogliono integrarsi e che dunque andrebbero cacciati a calci nel sedere. E dato che Pillon non sprecherebbe mai l'occasione per seminare un po' di odio religioso, lo troviamo a scrivere:



Quando mai in Italia si studia Maometto o la storia dell'Islam? E che parallelo pensa dovrebbe storia tra la Divina Commedia e la storia dell'Islam? E così inizia la sua filippica su come il sedicente "cristiano" sarebbe trattato male nello stato elargisce miliardi alla Chiesa Cattolica e vede i sindaci leghisti impegnati nel negare luoghi di culto alle minoranze religiose, concludendo con i suoi soliti insulti.
Peccato che, davanti alle lezioni di educazione al riaspetto, lui ei suoi amici dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus sostentavano che il genitori omofobo dovesse poter esentare i figli da quelle lezioni. Evidentemente, però, quello doveva essere un privilegio riservato unicamente a chi professava il loro pensiero unico basato sul disprezzo die valori di accoglienza e pari dignità previsti dalla nostra Costituzione. E se ovviamente viene difficile dare credito alle teorie di un leghista cinquantenne che cita Imola oggi, preoccupante è quella sua isteria nel sostenere insistentemente che la religione vada sfruttata come strumento di odio verso le minoranze.

A lui si è poi aggiunta anche la leghista Ceccardi, che dell'astio verso i mussulmani ha fatto la sua forte di reddito:



Da notare è come nella narrazione leghista, due ragazzi di una scuola media di Treviso sono diventati "i musulmani".
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