Roma, svastiche sulla locandina della manifestazione trans


In una Italia di estrema destra in cui Salvini candida Vannacci per premiare la sua retorica omofoba e in cui si sentono gli effetti devastanti della violenta campagna transfobica promossa dai vari Pillon e Jacopo Coghe, probabilmente non stupisce che acuni neonazisti si siano sentiti legittimati a vandalizzare con svastiche i manifesti che promuovevano una manifestazione trans che si terrà a Roma in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omobilesbotransfobia.
D'altronde, se Vannacci otterrà uno spropositato stipendio pubblico come ricompensa al suo dire che i gay sarebbero "anormali" e che Mussolini fosse "uno statista", perché mai i neonazisti non dovrebbero sentirsi legittimati a gidere di quel fantomatico "diritto all'odio" che viene teorizzato dal loro generale?
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