Vannacci sostiene che il mondo sia fascista e che dovremmo studiare il russo
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La mortificante campagna elettorale di Vannacci pare basata unicamente su slogan semplicistici, incentrati sul sostenere che il leghista medio dovrebbe cercare il proprio profitto e fregarsene di tutti gli altri. A Ravenna, ad esempio, ha intrattenuto i suoi fans dicendo: «L’ambientalismo? Un lusso che solo i ricchi possono permettersi. I diritti? Hanno un costo, non sono gratis. Inclusività? È farlocca, io voglio l’esclusività come lo sono la Ferrari e il parmigiano reggiano».
Ma forse è una frase specifica ad indicare la matrice del suo pensiero:
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A detta del candidato leghista, dunque il «mondo non si ferma, se ne frega, è fascista». Quindi, se la gente è fascista e se ne frega, perché non cercare di far soldi dicendo che i gay "Non sono normali" o che le persone di colore non meriterebbero di essere italiane per beccarsi i voti di chi se ne frega e vuole essere ritenuto "ariano" per presunto diritto di nascita?
Non solo, il generale dice che «tornerà di moda studiare il russo». Evidentemente lui ama Puttin e sarebbe ben felice di contribuire alle sue mire espansionistiche, sia mai che l'Italia non possa diventare una colonia di Mosca.