L'evangelico Carollo torna a nominare il nome di Dio invano come strumento di incitamento alla discriminazione


Il pastore evangelico Luigi Carollo appare davvero estenuante nella sua incessante campagna di istigazione alla discriminazione. Se è evidente che il suo dire che i gay sarebbero «opera di Satana» o il suo sostenere che i partecipanti ai Pride creerebbero «situazioni imbarazzanti per i nostri figli» siano palesi insulti gratuiti, non pare andare meglio con la sua blasfema abitudine di abusare della religione come strumento di offesa. Perché offrire falsa testimonianza e inventarsi che chi partecipa ai Pride sarebbero «persone che si prendono gioco di Gesù e della chiesa» significa stuprare il nome di Dio per becera propaganda omofoba. E sinceramente non capiamo perché voglia irridere Gesù solo per ostentare il suo disprezzo verso chi si ama:



E di grazia, chi avrebbe offeso Gesù? Perché se Carollo giura su Dio che i partecipanti al Cuneo Pride lo avrebbero fatto, forse dovrebbe dare prova delle sue affermazioni. Altrimenti non ci resta che pensare che sia pura calunnia finalizzata a istigare i suoi proseliti ad un cieco odio verso il prossimo.

Una volta premuratosi di aver offeso gratuitamente i gay anche oggi, è tra i commenti che il pastore si lancia nel sostenere che lui non riesca a capire perché difendiamo le sue vittime dai suoi insulti:



La spiegazione è molto semplice: solo raccontando la quotidianità dei suoi violenti attacchi che si può comprendere come l'omofobia sia una vera e propria ossessione per certe persone. E forse la vera domanda dovrebbe essere un'altra: cosa spinge Carollo a scrivere offese e insulti pressoché quotidiani contro un ben preciso gruppo sociale al fine di corrompere alla discriminazione i poveri di spirito? Odiare lo fa sentire meglio? E che dire dei messaggi in cui invitava i genitori omofobi a non accettare figli gay, mostrandosi irresponsabile davanti a dato statistici che indicano che l'atteggiamento da lui suggerito è causa di violenze e suicidi?
La stragrande maggioranza dei gay si professa cristiano. Con quale diritto il signor Carollo defeca sulla loro fede? E davvero pensa che Dio odierebbe chi si ama a amerebbe chi semina odio?

Il pastore ha anche elargito cuoricini a quel suo proselito che spesso lo affianca nei suoi attacchi omofobi, il quale sostiene che l'evangelico farebbe benissimo a voler imporre le sue convinzioni religiose e a sostenere che agli altri andrebbe vietato di poter vivere la loro vita in santa pace:



Tralasciando le loro fantasie su cani e gatti, dato che le donne transessuali sono persone e non animali, abbastanza surreale pare il loro negazionismo davanti all'evidenza scientifica. ed è noioso il loro sostenere che chi chiede rispetto vorrebbe "Inculcare" qualcosa a quei bambini che loro vorrebbero costringere a pregare il loro Dio durante le lezioni.
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