L'ex arcivescovo Viganò benedice il razzismo di Trump


L'ex arcivescovo Viganò, idolo indiscusso di gruppi neofascisti e neonazisti, ha deciso di benedire l'ideologia razzista di Trump. Ed è per lui che parrebbe pronto ad offrire la sua falsa testimonianza, inventandosi che Biden avrebbe permesso l'aborto sino al giorno del parto, che l'occidente sarebbero dominato da pedofili come è solito sostenere il suo Putin o che Gesù voglia la deportazione di quelli che lui definisce "clandestini".
Ovviamente si premura di affermare anche che le persone lgbt sarebbero "depravate", dato che un po' di omofobia spicciola fa sempre presa su un pubblico neofascista:



Al solito, Viganò invita a disprezzare il Papa e la vita umana, incoraggiando razzismo e ingiustizia sociale. Ed ovviamente si appella alle teoria del complotto, sostenendo sarebbe in atto una fantomatica "sostituzione etnica" o che non bisognerebbe credere ai vaccini. Tutto questo al fine si sostenere che Gesù voglia l'estrema destra e non voglia accoglienza per i migranti.

Nemico di poveri e bisognosi, Viganò elogiò Trump per aver cancellato ogni finanziamento ai gesuiti che fanno accoglienza. Con lui, i fondi pubblici verranno dati unicamente a razzisti, suprematisti bianchi ed omofobi:



Durante la campagna elettorale, Viganò sostenne apertamente Trump dalle pagine del sito integralista evangelico che funge da coordinatore di realtà estremiste come Provita Onlus o La Nuova Bussola Quotidiana:



Viganò è stato scomunicato dal Vaticano nel 2024. Da alcuni mesi si occupa di fomentare i russi contro il pontificato di Bergoglio:



Ad oggi, la sua attività di propaganda si basa ancora su un cieco supporto a Steve Bannon, ideologo del populismo:



Chiunque abbia letto una singola pagina dei Vangeli potrebbe facilmente capire che Viganò parrebbe rappresentare l'antitesi del cristianesimo.
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