Spiegate a Salvini che se la Le Pen non avesse rubato, i magistrati non l'avrebbero condannata


Il leghista Salvini parrebbe voler sostenere che il problema non sarebbe tanto chi delinque, ma quei giudici che condannano chi commette un reato. Ovviamente la sua teoria parrebbe valere solo per chi è ricco e di estrema destra, perché in caso di migranti bisogna esultare se ci scappa il morto. Chi ruba una collana si merita di finire contro un palo, chi ruba tre milioni andrebbe candidata alla presidenza della Repubblica. Al rapinatore possiamo parere alle spalle, al politico diamo una bella promozione!

Salvini ci spiega che sarebbe stato Maurizio Belpietro a stabilire che la responsabilità dei reati commessi andrebbe imputata ai giudici, perché anche a lui non sta bene che la sua amica Le Pen non possa candidarsi solo perché è stata beccata a rubare:



Potremmo osservare che se la Le Pen non avesse rubato, i magistrati non l'avrebbero condannata. Ma, volessimo seguire la sua stessa logica, ci toccherebbe dire i giudici "hanno fatto fuori" Provenzano e Totò Riina? Dovremmo lamentarci con loro per i preti profili a cui è stato impedito di poter continuare a molestare minorenni? Potremmo sire che basterebbe non condannare più nessuno e magicamente avremmo risolto il problema della criminalità?

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