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Washington: approvate con un referendum le unioni civili gay

Lo stato di Washington aveva chiamato alle urne gli elettori per votare il Refendum 71, un quesito che proponeva di permettere le unioni civili gay e di estendere alcuni diritti delle coppie eterosessuali sposate anche a coppie omosessuali unite civilmente. La legge intendeva anche impedire ogni forma di discriminazione verso gay e lesbiche attuata anche da organizzazioni religiose (ossia lasciando la possibilità di non celebrare matrimoni religiosi fra coppie dello stesso ma impedendo altre forme di discriminazioni come la mancanza di rispetto o alcuni diritti sul posto di lavoro).
E' la prima volta che in uno stato degli USA la maggior parte degli elettori si pronuncia a favore di una maggior eguaglianza di diritti fra coppie eterosessuali ed omosessuali. Significativa l'affluenza (il 72 per cento degli aventi diritto) e il 52% dei votanti si è espresso a favore della proposta.
dalle urne è uscita sconfitta anche la Chiesa cattolica che nei giorni scorsi aveva adottato ogni mezzo per non permettere la vittoria del »Si«. L'arcidiocesi di Washington nei giorni scorsi si era spinta anche verso veri e propri ricatti, minacciando di abbandonare la città e di lasciare senza assistenza tutte quelle opere che si basano sul volontariato (come l'assistenza ai senzatetto) qualora la legge fosse passata.


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