Il Pdl si vanta di aver affossato il registro per le unioni civili


Mentre c'è chi sciopera per il riconoscimento dei diritti delle coppie gay, c'è chi si vanta di averli respinti. E' il caso del Municipio XI di Roma che ha ricoperto il quartiere (la zona di San Paolo e Garbatella) con dei manifesti firmato dal Popolo della Libertà che sentenziano: "Respinto il registro delle unioni civili vince la famiglia quella vera".
Immediata la reazione della comunità gay romana. Il presidente dell'Arcigay Roma ha dichiarato: «Riempire di manifesti un intero quartiere per inneggiare alla bocciatura del registro delle unioni civili, è un atto di poca civiltà, in quanto offrire tutele alle coppie di fatto, e quindi anche a quelle lesbiche e gay, non sottrae diritti a nessuno. Questi manifesti sono offensivi e preoccupanti, specie dopo i numerosi episodi di aggressione e violenza che sono stati portati alla luce nella nostra città nei mesi scorsi. E' davvero spiacevole constatare che un partito politico porti avanti una campagna di questo tipo in modo così ideologico, senza porre la questione dal punto di vista dei bisogni dei cittadini, che non sono né di destra, né di sinistra«.
Dura anche la reazione di Imma Battaglia, presidente di Gay project, che giudica i manifesti «un'offesa per le tante coppie e famiglie di fatto di Roma ma anche per tutti quelli che non ne possono più di assistere a ogni campagna elettorale al riemergere di posizioni fondamentaliste e ideologiche ad esempio sulla famiglia. Questi manifesti sono l'esempio di una cattiva politica che credo in tanti anche a destra vorrebbero vedere superata».
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