Gasparri: «Quello della Concia è un finto matrimonio»


Dopo Giovanardi, anche Maurizio Gasparri ha voluto esprimere il proprio giudizio sul matrimonio di Paola Concia con la sua compagna. Oltre al suo disappunto per un'unione fra due persone dello stesso sesso, il capogruppo del Pdl al Senato non ha evidentemente digerito le polemiche fra la donna ed il quotidiano cattolico Avvenire (scettico sull'unione ma anche accusato di aver pubblicato notizie false riguardo a dei presunti compensi derivati dalla cessione dei diritti di esclusiva).
Fatto sta che il piatto risultava assai ghiotto, con la possibilità di attaccare in un sol colpo le unioni omosessuali e di difendere a spada tratta un quotidiano cattolico. Ed è così che ha dichiarato: «Suggeriamo a chi ha le idee confuse in materia di famiglia e di matrimoni di leggere la risposta che ha pubblicato oggi il quotidiano Avvenire a firma del suo direttore Tarquinio. Sono considerazioni chiare, non ideologiche, basate sul buon senso e sulla Costituzione. L'unica famiglia tutelata dalla Costituzione e orientata alla vita è quella formata da un uomo e una donna. L'aggressione polemica della Concia ad Avvenire è priva di senso come il suo finto matrimonio. Legga anche lei le parole di Tarquinio piene di equilibrio, saggezza e verità».

Sarà, ma più che di "saggezza e verità" pare semplicemente un discorso che ben si sposa con la posizione anti-gay sostenuta da più esponenti della sua coalizione e da lui spesso usata anche come vero e proprio cavallo di battaglia propagandistico per la ricerca di voti da parte di una certa parte del mondo cattolico. Perlomeno è quanto appare ricordando il suo discorso dello scorso luglio a Mirabello, in occasione della Festa della libertà, quando dal palco ha dichiarato: «Se i moderati si presenteranno divisi all'appuntamento elettorale non potrà che vincere la sinistra, secondo lo schema che si è visto nel 1996 per la prima volta. E a quel punto che tipo di legislazione ci sarà sui temi essenziali per il mondo cattolico come la vita, la famiglia, il no alle coppie gay, eccetera?».
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