Varese: picchiati dai buttafuori perché gay

Una nuova aggressione omofoba sarebbe stata registrata lo scorso venerdì notte a Germignaga, in provincia di Verese. Sette ragazzi -fra cui anche Marco Coppola, presidente di Arcigay Verbania e componente della Segreteria dell'associazione nazionale- si erano recati a passare la serata in una nota discoteca. Secondo la denuncia di Arcigay, la security li avrebbe "identificati" come omosessuali mentre ballavano su un cubo e avrebbe così deciso di costringerli a scendere per poi insultarli, picchiarli brutalmente ed allontanarli dal locale.
Sul posto sono poi giunti i carabinieri, chiamati dai sette ragazzi che nel frattempo erano stati portati al pronto soccorso.
«Questo episodio -ha affermato Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay- segna davvero un limite insopportabile. È tragicamente simbolico che uno dei massimi dirigenti nazionali di Arcigay sia stato vittima di questa spregevole aggressione omofoba. A Marco Coppola e agli altri ragazzi la mia solidarietà, carica di rabbia per la brutalità ingiustificabile e l'odio subito, e per una battaglia che si infrange sempre su un muro di scandaloso silenzio ideologico».
Dal canto loro i gestori del locale respingono ogni accusa e raccontano una versione diversa: «Escludiamo categoricamente che quei ragazzi siano stati aggrediti dai nostri buttafuori. La lite è avvenuta all'esterno e i nostri addetti alla security sono intervenuti per sedarla. E l'unico ad aver riportato una leggera contusione è proprio uno dei nostri vigilanti. Siamo stati noi, del resto, a chiamare i carabinieri. Davvero non possiamo essere accusati di omofobia, visto che con noi lavorano anche ragazzi gay».


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