San Pietroburgo: arrestato il leader degli attivisti gay


Il 34enne Nikolaj Alekseev è un avvocato, un giornalista e il leader degli attivisti russi per i diritti gay. La sua è una presenza ritenuta "scomoda" da potere (a lui è riconducibile l'organizzazione del Moscow Pride o la vittoria riportata nel 2010 quando portò la Russia di fronte alla Corte Europea per i Diritti Umani per il trattamento riservato alla comunità lgbt), tant'è che in più occasioni si arrivò anche a tentare di farlo tacere attraverso l'arresto.
La situazione della comunità lgbt russa non è certo migliorata col tempo e l'approvazione di una legge anti-gay a San Pietroburgo ha permesso alle autorità di far scattare con maggior facilità le manette ai polsi di numerosi personaggi gay, fra i quali anche Nikolaj Alekseev. Il suo ennesimo arresto è stato effettuato mentre il giovane si trovava davanti al palazzo comunale di San Pietroburgo per protestare proprio contro quell'assurda legge.
Solo pochi giorni fa Alekseev si era visto respingere da un tribunale moscovita anche il suo ricorso contro la decisione di vietare lo svolgimento del gay prode a Mosca.
Insomma, qualora ce ne fosse stato bisogno, ora sembra sempre più evidente di come quella legge sembri confezionata ad hoc per far tacere gli oppositori piuttosto che per le fantomatiche teorie a tutela dei minorenni espresse al momento della sua formulazione.
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