Bassano: un ragazzo aggredito durante il pride


Quando qualcuno predica l'odio, c'è spesso qualcun altro disposto a passare ai fatti. Ed è per questo che è difficile non domandarsi quale peso abbiano avuto nella vicenda le affermazioni omofobe dell'europarlamentare leghista Mara Bizzotto ed il cima di tensione generato dalle polemiche riguardo al possibile passaggio del Gay Pride di Bassano sul Ponte degli Alpini.
Ma vediamo i fatti. Le cronache hanno registrato un'aggressione avvenuta proprio durante lo svolgimento del Pride a piazza Montevecchio (una zona separata dal corteo) attuata da un coetaneo della vittima a cui si sarebbero poi aggiunti altri aggressori. In gruppo avrebbero picchiato il ragazzo fino a fargli sanguinare il naso, per poi dileguarsi nel nulla.
Con il passare del tempo sta prendendo forma l'ipotesi di una possibile matrice di stampo omofobo. Un'ipotesi che trova continue conferme e smentite nelle ricostruzioni della stampa locale, ma sul quale è difficile far luce dato che non è stata sporta alcuna denuncia.
«Episodi di omofobia in zona ce ne sono, ma difficilmente le vittime denunciano perché equivarrebbe a fare coming out -ha dichiarato Giuseppe Sartori, presidente del Circolo Tondelli di Bassano, a Gay.it. Questa è una comunità piccola. Dobbiamo tutelare la privacy delle persone».
Ma a testimonianza del clima di tensione c'è anche un altro grave episodio: il presidio del ponte attuato da alcuni militanti di estrema destra che, a quanto pare, erano intenzionati ad impedire il transito nonostante quella tappa fosse stata esclusa dal percorso del corteo.
Un cordone di polizia ha evitato qualsiasi contatto fra il manipolo e i manifestanti, ma ciò non toglie la gravità del fatto. Su quest'ultimo episodio verrebbe anche da chiedersi se si riterranno soddisfatti gli esponenti che hanno definito "un insulto" alla memoria degli alpini il possibile passaggio della manifestazione, consegnando poi il simbolo cittadino nelle mani di coloro contro i quali gli alpini si sono battuti.
Detto ciò e tornando all'aggressione, Sartori ci tiene però a precisare che: «Sono personalmente convinto che questo episodio non sia rappresentativo di Bassano del Grappa, città aperta e civile come ha dato prova anche sabato scorso con la civile accoglienza riservata alla manifestazione del Bassano Pride 2012».
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