California: rimandata la messa al bando delle "terapie riparative" sui gay minorenni


Se il mondo aveva esultato dinnanzi alla decisione dello Stato della California di mettere al bando sui minori le pericolose e insensate "terapie" per la cura dell'omosessualità, l'entrata in vigore della norma (prevista per il 1° gennaio 2013) è stata frenata dalla strenua opposizione sostenuta da alcune associazioni cristiane del Paese.
La Corte di Appello del Nono Circuito, infatti, ha deciso per un'ingiunzione che blocca l'entrata in vigore del divieto in attesa che venga sancita la sua costituzionalità. Si prospetta, dunque, una lunga battaglia legale durante la quale si potrà tranquillamente continuare a somministrare le fantomatiche terapie che, secondo gli esperti, rischiano spesso di causa di problemi psicologici o di spingere gli adolescenti al sudicio. Da notare è che la messa al bando avrebbe riguardato solo i minorenni, i quali non hanno potere di decidere per sé stessi ma possono essere obbligati a sottomettersi a simili terapie dai propri genitori.
A giudicare la legge tre magistrati federali, tutti nominati da presidenti repubblicani (Bush, Reagan e Nixon): una caratteristica che non è passata inosservata ai tabloid statunitensi e che sta facendo discutere sulla loro imparzialità di giudizio.
3 commenti