De Giorgi sotto attacco per la proprietà di tre siti porno


Dopo la foto di De Giorgi in compagnia di una drag queen sbattuta in prima pagina da Libero, il candidato della Lista Monti è stato "denunciato" dalla trasmissione radiofonica La Zanzara come proprietario di quattro siti pornografici. Secondo i conduttori, infatti, Gaysex.it, GayTube.it, NewEscort.com e Me2 sono riconducibili alla Gay.it S.p.A., società di cui De Giorgi sarebbe stato proprietario.
I primi tre siti della lista sono stati prontamente oscurati e De Giorgi ha provveduto a commentare il tutto a Dagospia, pur precisando che in passato era amministratore della società, ma ora è risulta solo un socio di minoranza.
Riguardo ai siti, invece, ha dichiarato: «Il primo e il secondo erano vetrine di affiliazione con siti pornografici statunitensi, dove immagino che molti italiani abbiano trovato conforto della loro solitudine. Il terzo era un elenco di utenti della community Me2.it che si autodefinivano "escort": questa parola può sicuramente far drizzare le antenne ai campioni di moralismo e giustizialismo, ma c'è da precisare che su tali utenti la Gay.it non ha mai ottenuto alcun vantaggio economico, a differenza dei tanti quotidiani nazionali e non che ospitano annunci a pagamento dietro ai quali si celano evidentemente "professioniste dell'amore". Non si va quindi a prefigurare il reato di sfruttamento della prostituzione, questo sì previsto dal codice penale. Tutti e tre i siti sono stati oscurati poco fa per evitare che vengano utilizzati in questa campagna sessuofobica incentrata sulla figura del sottoscritto». Riguardo a Me2 ha aggiunto: «È una community di incontri tra persone maggiorenni e consenzienti, come possono essere ad esempio Badoo o Meetic. Il sito è online».

La notizia è immediatamente rimbalzata sui media, alcuni dei quali hanno provveduto a dargli particolare efasi. È il caso, ad esempio, di articolo pubblicato da Il Giornale, nel quale si legge: «È venuto fuori che la società di De Giorgi è proprietaria di quattro siti che, oltre a proporre video pornografici con contenuto omosessuale, organizzano incontri gay con escort. Una vera e propria bomba a orologeria per il sobrio Professore». Curioso è l'uso smodato dei termini "gay" e "omosessuale" ripetuti in modo ossessivo per tutto l'articolo, così come la presenza di numerosi link a Me2 (forse nella speranza che qualcuno ci clicchi e trovi foto di ragazzi gay?, ndr) definito "pornografico" dal quotidiano di Sallusti ma non oscurato in quanto semplice sito di incontri (al pari di quelli tranquillamente reclamizzati anche TV, con l'unica differenza di essere gay anziché etero).
L'impressione che si ha nel leggere quelle parole è che l'intento fosse quello di sottolineare la sessualità di De Giorgi ed associarla ad un'idea di "torbido" tanto cara agli elettori più omofobi (non dimentichiamoci che molti di loro hanno ritenuto "ragionevole" la teoria del «Meglio essere appassionati delle belle ragazze che gay»). Il tutto, ovviamente, con ben sette riferimenti anche a Monti (seppure non abbia nulla a che fare con la vicenda specifica).
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