Avvenire: «Un essere umano cresce bene solo all'interno di un rapporto tra maschio e femmina»


Se il 21 marzo 2010 l'Accademia americana dei pediatri ha dichiarato che «una relazione stabile tra i genitori, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, contribuisce alla salute e al benessere del bambino», l'Arcidiocesi di Bologna pare abbia deciso di ignorare del tutto quelle argomentazioni e di affidarsi al parere di un singolo dalle idee a loro più congeniali.
Il tutto ha avuto inizio nei giorni scorsi, quando il cardinale emiliano ha preso posizione contro le rivendicazioni del Gay Pride asserendo che «Affermare che omo e etero sono coppie equivalenti, che per la società e per i figli non fa differenza è negare un'evidenza che a doverla spiegare vien da piangere». Alle immancabili polemiche, la curia ha risposto con un articolo pubblicato su Avvenire, all'interno del quale è stato dato ampio risalto al parere dello psicologo e psicoterapeuta Francesco Rizzardi. Secondo lui, infatti, «Un essere umano cresce bene solo all'interno di un rapporto tra maschio e femmina. [Avere due genitori dello stesso sesso] minerebbe la costruzione dell'identità personale del bambino. Un mondo fatto di uguali è irreale».
Rafforzato da un parere «scientifico» (seppur presentato come assunto e non motivato da dati che potessero essere discussi o paragonato a quanto asserito dalla comunità scientifica) il quotidiano dei vescovi ha pubblicato in prima pagina anche nuovi anatemi lanciati dal cardinale di Bologna, certo che «Una persona cresciuta in una coppia omosessuale farà un'enorme fatica ad avere un autentico rapporto con la realtà, che è fatta di differenze, anzitutto differenze sessuali e di genere. È inadeguato avere due genitori omessuali».
Immediate sono giunte le prime reazioni. Sergio Lo Giudice ha replicato su Twitter: «Se il cardinale è contro le adozioni gay ci sta, ma se scomoda uno psicologo citi i dati scientifici». Franco Grillini, consigliere regionale e presidente di Gaynet, ha invece sottolineato come le ipotesi riportate siano «argomenti smentiti da una gigantesca massa di lavori scientifici e anche dall'Ordine degli psicologi dell' Emilia-Romagna, di cui mi onoro di far parte, che sostiene tesi affatto diverse».
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