Due ergastoli all'uomo che uccise un bimbo di quattro anni ritenuto gay


Forse vi ricorderete la terribile storia di Peter Lucas Moses (in foto). Leader della setta religiosa "Black Hebrew" e convinto di essere un messaggero di Dio, lo scorso anno uccise un bambino di soli quatto anni dicendosi convinto che fosse gay. Ora per lui è giunto il momento della sentenza, con una condanna esemplare a due ergastoli senza possibilità di libertà condizionata.
L'ira del ventottenne venne scatenata da una semplice pacca sul sedere data dal bimbo ad un suo coetaneo, un gesto che l'uomo giudicò più che sufficiente per ritenerlo gay e per decretarne la condanna a morte. Già da tempo l'uomo aveva chiesto alla madre (una delle sue concubine, tutte trattenute in uno stato di semi schiavitù) di liberarsi del piccolo dato che il padre naturale l'aveva lasciata perché gay.
Secondo le testimonianze raccolte in tribunale, Moses condusse il piccolo nel garage e, dopo aver messo della musica sacra in sottofondo, l'ha freddato con un colpo di pistola. Inutili furono i tentativi della madre di accorrere in auto del figlio: anche lei venne uccisa dall'uomo.
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