"Agricolae" di Cristina Lattaro
Dopo i militari di "Milites" ed i calciatori di "Lusores", è sempre una professione a caratterizzare l'ultimo romanzo di Cristina Lattaro dal titolo "Agricolae - Contadini".
Ed è sempre attraverso un film che l'autrice ci racconta la sua ultima fatica: «Ci sono dei film che restano nella mente come marchi impressi a fuoco. "Predator" del 1987 diretto da John McTiernan è uno di questi -racconta- Il legame con "Agricolae - Contadini", un romanzo ambientato negli anni '50 in un villaggio in provincia di Rieti c'è anche se non si vede, perché il senso di inevitabilità che pervade la pellicola è stato il motivo di fondo che mi ha accompagnato nella scrittura del romanzo. Graziano aiuta il compagno Alessio a sfuggire alla caccia di un gruppo di compaesani decisi a "terminarli" perché Alessio ha ucciso uno della loro cerchia e perché Alessio e Graziano fanno parte di quei diversi di cui la comunità preferisce fare a meno ricorrendo anche a misure drastiche. La loro fuga sul Grande Dente, una montagna degli Appennini, è alla base del mio tentativo di trasporre la spietata caccia nella giungla dell'alieno che decima il commando di recupero delle Forze Speciali. C'è un momento eccezionale in "Predator", quello in cui Dutch, il nostro eroe, si spalma di fango e allora per lui sembra aprirsi uno spiraglio in una lotta il cui esito sembrava prima di allora inevitabile e inesorabile. Così in "Agricolae" ho tentato di introdurre un fattore capace di modificare gli equilibri in gioco e rendere la partita meno squilibrata e scontata. Nel lungo inseguimento che mi sono divertita a delineare, ho saldato un conto in sospeso con Dutch di cui avrei voluto sapere di più disseminando frammenti sulla vita di Graziano e di Alessio perché, a mio avviso, spesso una fuga è somma di motivi diversi e la via della salvezza si cementa non solo scampando il pericolo ma anche riorganizzando coscienza e priorità».
Maggiori informazioni sul romanzo possono essere trovate sulla pagina Facebook dedicata all'opera.