Forza Nuova: «Vogliamo l'istituzione del reato di propaganda omosessuale»


«Vogliamo l'istituzione del reato di propaganda omosessuale, perché i gay sono malati e possono essere curati». È questa una delle richiesta avanzate da una decina di militanti di Forza Nuova riunitesi ieri dinnanzi al municipio di Legnano per protestare contro la discussione sul registro delle coppie di fatto che si sarebbe dovuta tenere in quel momento al consiglio comunale.
Mentre sul muro erano stati attaccati striscioni con scritto «Etero pride, orgogliosi di essere normali» e «No al registro delle unioni civili, stop omofollia», Simone Valentino scandiva al megafono il pensiero del dell'associazione: «Questa sera Forza Nuova scende in piazza per manifestare tutta la propria contrarietà all'istituzione del registro sulle unioni civili. Tale progetto non è altro che una pillola addolcita, un subdolo preambolo di introduzione nella coscienza comune del matrimonio omosessuale; un malefico progetto iniziato nel '73 quando gli psichiatri americani comprati per quattro dollari dalle lobby gay rimossero l'omosessualità dalla lista ufficiale dei disordini mentali, continuato nel '91 con la cancellazione della sodomia dal manuale diagnostico dell'organizzazione mondiale della sanità e culminato nel nostro paese con la liberticida legge sull'omofobia e con la possibilità in diverse nazioni di potersi sposare fra soggetti dello stesso sesso potendo persino accedere alle adozioni».
Certo che risulta curioso sentir parlare di «legge liberticida» a fronte di una norma in cui è stato accolto un subemendamento che pare scritto apposta per tutelare e legittimare associazioni e realtà come la loro. Eppure Valentino non si è certo fermato lì ed ha aggiunto: «Forza Nuova, al contrario dei politicanti di sistema, ritiene che l'omosessualità non sia una razza da preservare a ipotetiche discriminazioni ma una grave condizione patologica ostacolante la piena realizzazione della persona. Dall'omosessualità si può guarire: la ricerca di Dio, la psicoanalisi offrono costantemente percorsi al raggiungimento di una verità sempre più insistentemente taciuta, nascosta dal sistema. Forza Nuova si rivolge a tutte le libere menti legnanesi e lancia il proprio progetto di rivolta: riconoscimento del matrimonio eterosessuale come unica unione giuridica fra cittadini; incentivi economici alla crescita demografica e a sostegno delle madri che decidono di dedicarsi completamente alla famiglia; avversione ad ogni forma di aborto; istituzione del reato di propaganda omosessuale soprattutto a tutela dei più giovani, dei più vulnerabili».
Intanto sulla pagina Facebook della delegazione legnanese del partito hanno iniziato a comparire una serie di post che -secondo loro- dovrebbero legittimare l'idea dell'omosessualità come di una malattia: si va dalla pubblicazione del videoclip di "Luca era gay" di Povia (da loro definito «uno di noi»), a fantomatici studi già ampliamene screditati dal mondo scientifico dal titolo «Omosessualità? Si può uscirne». Ma purtroppo, come sappiamo, la Camera ha espresso una posizione che legittima simili istigazioni all'odio e la divulgazione di falsità dietro un fantomatico «diritto di opinione».
Da sottolineare, infine, è come un numero ben maggiori di contro-manifestanti si sia riunito davanti a loro, manifestando il proprio disenso da quelle teorie neofasciste a suon di baci saffici e cartelli con scritto «a me piacciono le donne».
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