Il consigliere leghista: «Le leggi omofobe russe tutelano i minori e sono improntate al buonsenso»


«Malgrado fosse evidente l'assurdità di muovere censure a norme che hanno quale unico scopo quello di tutelare i minori, la potente lobby gay, che anche nella rossa Emilia detta la linea politica alla maggioranza di sinistra, non ha perso l'occasione per riaffermare con protervia il proprio essere al di sopra del bene e del male, esprimendosi con veemenza contro norme che si limitano a vietare la promozione e l'apologia di relazioni sessuali coi minori, e ad escludere le coppie gay dall'adozione, norme che qualsiasi persona normodotata riterrebbe improntate al buonsenso». Sono queste le inaccettabili parole con cui il leghista Roberto Corradi (in foto) ha difeso le leggi omofobe introdotte in Russia, modificandone il senso, sminuendone gli effetti e sostenendo l'esistenza di una presunta «propaganda gay» globale che la comunità gay eserciterebbe per il semplice fatto di esistere.
Tutto questo perché la Regione Emilia-Romagna -su iniziativa di Pd, Idv ed alcuni consiglieri civici- ha votato a maggioranza la censura della legge russa, esortando il governo «ad impegnarsi fin d'ora a concedere asilo politico alle persone omosessuali perseguitate nel territorio della Federazione russa» ed offrendo «disponibilità ad accogliere chi sarà costretto a lasciare la Russia».
Già durante la discussione i consiglieri Enrico Aimi (Pdl) e Roberto Corradi (Lega nord) avevano sostenuto che quelle norme si limitino a vietare semplicemente la «propaganda e le relazioni sessuali non tradizionali in presenza di minori» e sono quindi da ritenersi «una tutela dei bambini». Poi, come sta diventando ormai una brutta abitudine, i rappresentanti dei due partiti hanno abbandonato l'aula prima del voto in segno di protesta, quasi come se le questione che riguardano la comunità lgbt non meritino il loro tempo.
Nei mesi scorsi anche il Consiglio d'Europa è intervenuto sul tema, giudicando quelle leggi «incompatibili» con i diritti umani e con la tutela delle persone.
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