I Papa Boys e Militia Christi si scagliano contro la partecipazione a Sanremo di Rufus Wainwright


I fondamentalisti cattolici sono sul piede di guerra per la preannunciata partecipazione Rufus Wainwright al Festival di Sanremo. È dichiaratamente gay, sposato con un altro uomo e dodici anni fa annunciò l'arrivo di un messia omosessuale con la canzone "Gay Messiah".
Il timore che potesse parlare a favore dei diritti lgbt ha spinto i Papa Boys ad aggrapparsi a quella vecchia canzone per accusarlo di «blasfemia» e «satanismo» (anche se in realtà quel brano accusa semplicemente l'omofobia di alcune religioni... ma si sa che i messia devono essere rigorosamente etero per compiacere chi si arroga il diritto di poter decidere qual è il volere divino, ndr). Ed è così che insieme ai militanti di Militia Christi hanno organizzato un picchetto di protesta dinnanzi sede Rai di Roma.
«Ricordiamo che la protesta non parte solo da un presupposto di offesa al sentimento religioso -hanno fatto sapere in una nota- Si tratta di violare le leggi dello Stato. Il repertorio dell'artista entra nel reato di offese ad una confessione religiosa mediante il vilipendio, previsto e punito dall'articolo 403 del Codice Penale. Inoltre, l'articolo 25, primo comma, del Regolamento del Festival, afferma che gli artisti durante le loro esibizioni non potranno assumere atteggiamenti e movenze o usare abbigliamenti e acconciature in contrasto con i principi del buon costume ovvero in violazione di norme di legge o di diritti anche di terzi».
La protesta ha subito trovato l'appoggio dell'Aiart, l'associazione cattolica che già lo scorso anno gridò allo scandalo per il bacio gay scambiato tra due uomini sul palco dell'Ariston. Nonostante i loro proclami rasentino spesso l'assurdo (basti pensare a quanto invitarono tutti i mass media a presentare le unioni gay come "anormali"), il loro potere non è da sottovalutare: in passato impedirono la messa in onda di "Fisica o Chimica" (sostenendo che «inducesse all'omosessualità», ndr) ed ottennero la sospensione della serie evento "Il Trono di Spade".
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